Marco Di Biase

Raccolta rifiuti organico a Bologna. Cosa chiediamo ad HERA

Troppi cassonetti dell’organico hanno più rifiuti fuori che dentro.
Lancio questa proposta perché dal mio punto di vista EDUCARE e SENSIBILIZZARE le persone è una delle cose fondamentali da fare.

Il Quartiere Porto-Saragozza è spesso inondata di cassonetti dell’ organico stracolmi o di buste poste al difuori o a terra per negligenza delle persone.

Abbiamo notato che i problemi principali sono questi:

  • MANCANZA DI chiave
  • CASSONETTI rotti
  • Inciviltà dei cittadini

Bisogna prepararsi alla Carta Smeraldo che sta arrivando prepotente in tutti i quartieri, sicuramente ha i suoi vantaggi ma non saranno immediati e semplici da digerire anzi ci saranno molti disagi proprio dettati anche dalla tecnologia. Dopo l’arrivo della Carta Smeraldo, i cassonetti dell’indifferenziati sono chiusi, quindi tutti i rifiuti dell’organico devono, per forza, essere conferiti nel contenitore corretto.

La sensibilità va EDUCATA. Questo è un compito che Hera deve prendersi in carico!
Per avere una città migliore ci vuole la collaborazione tra l’azienda appaltatrice il cittadino e il comune di Bologna.

 

Noi abbiamo delle PROPOSTE per provare a risolvere questi problemi:

1)  CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE ED EDUCAZIONE
La città necessita di una campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono dei fuori dai contenitori dell’organico
Come:
Nelle scuole – Scuole o Webinar online o nelle piazze
Il coinvolgimento degli studenti sulle tematiche ambientali, la sensibilizzazione all’interno delle
scuole. L’obiettivo è quello di creare un messaggio in grado di raggiungere tutti i cittadini, a partire dai
più giovani. Perché solo, i primi, che dobbiamo educare.

2)  RIDISTRIBUZIONE DELLE CHIAVI E POSSIBILE RIPENSAMENTO DEL LORO FORMATO troppo grande

Fare un censimento delle abitazioni che sono sgaurnire di questa chiave e organizzare una ridistribuzione a tappedo di essa.

In più, ripensare alla dimensione della chiave e fare un restyling diminuendola trastiamente in formato tascabile o da portachiave.

3) CONTROLLO PIù ACCURATO DEI CASSONETTI ROTTI

troppi cassonetti sono rotti e faticano ad aprirsi. Bisogna organizzare un giro di perlustrazione o segnalazione per la sostituzione/riparazione, altrimenti tutto il discorso dell’Organico chiuso e protetto non sta in piedi. Visto che la maggior parte restano aperti.

Ecco l’intervista di èTV:

 

 

F.A.Q.

Perché il cassonetto dell’Organico ha bisogno della chiave?
Nel cassonetto dell’organico non può andarci un rifiuto che non sia Vegetale/organico perché quando va in discarica non venire (giustamente) rivisto da nessun operatore.
La plastica e la carta viene passata in un rullo e degli operatori fanno uno screening manuale. Ecco perché deve restare chiuso quello dell’organico.